FerriniDEP

Principi di funzionamento

La termografia ad infrarosso consente di determinare la distribuzione di temperatura di una superficie dalla misura della radiazione emessa nel campo dell’infrarosso dai materiali costituenti, in ragione delle loro proprietà termiche e del loro stato di conservazione. La termografia può essere passiva o attiva, a secondo che venga eseguita in presenza di cicli termici naturali, insolazione e raffreddamento, o di riscaldamento artificiale e controllato a mezzo di lampade all’infrarosso. Le informazioni rilevate riguardano solo gli strati superficiali delle strutture indagate. La tecnica trova applicazione in strutture in muratura, cemento armato e legno.

Ambiti di indagine

  • Individuazione dello schema strutturale (telaio in cemento armato e tamponamenti in muratura) al disotto dello strato di intonaco
  • Individuazione di materiali diversi al di sotto dello strato di intonaco
  • Individuazione della tessitura di strutture murarie al di sotto dello strato di intonaco
  • Rilevamento di quadri umidi
  • Rilevamento di quadri lesionativi
  • Rilevamento di distacchi e rigonfiamenti di intonaco
  • Individuazione di ponti termici
  • Individuazione di zone di dispersione termica
  • Individuazione di condotte e tubature all’interno delle strutture

Prove correlabili

  • Carotaggio per confronto con dati quantitativi di contenuto d’acqua da indagini di laboratorio
  • Endoscopia per ispezione visiva di cavità, eventualmente presenti e/o risultanti da carotaggio

NORMA DI RIFERIMENTO
UNI 9252:1988 e ISO 6781:1983 - Raccomandazioni NorMaL 42/93 - UNI 9124-2:1987 –
UNI 11120:2004 - UNI 11131:2005

 

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
Termocamera FLIR T335

Principi di funzionamento

I deformometri sono strumenti impiegati per misurare lo spostamento relativo, tra due punti di riscontro contrapposti e/o adiacenti (basette, spinotti forati o blocchetti di riscontro). Risultano adatti a misurare variazioni di ampiezza dell’ordine del millesimo di millimetro (millesimali) e possono essere di tipo analogico o elettronico. Ciò che li distingue dai fessurimetri è la dotazione di una barra di taratura, in acciaio Invar o Rigor con base di misura pari a 200 o 250 mm. La presenza di tale barra consente di eliminare la deformazione apparente intrinseca dello strumento conseguente dall’effetto termico.

Ambiti di indagine

  • Misura della progressione di fessurazioni
  • Misura della progressione di deformazioni

Prove correlabili

NORMA DI RIFERIMENTO
UNI EN 12620

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
Deformometro millesimale con comparatore MITUTOYO e barra di taratura in accaio RIGOR da 250 mm

Principi di funzionamento

Lo sclerometro è costituito da una massa di acciaio, azionata da una molla, che contrasta un’asta di percussione a contatto con la superficie. Lo strumento misura e visualizza su una scala graduata l’indice di rimbalzo della massa sulla superficie.

Ambiti di indagine

  • Stima della resistenza superficiale del calcestruzzo deducibile dall’indice di rimbalzo attraverso curve di correlazione

Prove correlabili

  • Prove ultrasoniche
  • Prove magnetometriche

NORMA DI RIFERIMENTO
UNI EN 12504-2:2001

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
Sclerometro modello BOVIAR GEI CONCRETE
Incudine di taratura

Principi di funzionamento

La magnetometria consente la localizzazione e la qualificazione dei ferri di armatura nel calcestruzzo armato sfruttando il principio dell’induzione magnetica secondo cui un conduttore metallico che si muove in un campo magnetico, generato da una sonda mobile sulla superficie, provoca alle sue estremità una differenza di potenziale, rilevata da un’unità di lettura.

Ambiti di indagine
  • Determinazione dello spessore del copriferro
  • Determinazione della posizione delle armature
  • Determinazione del diametro delle armature
  • Determinazione del grado di corrosione delle armature
  • Stima delle sezioni resistenti residue

Prove correlabili

  • Prove ultrasoniche
  • Prove sclerometriche

NORMA DI RIFERIMENTO
UNI 13860:2004 - UNI EN 1992-1-1:2005 (EC 2)

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
Pacometro digitale ELCOMETER Mod. P331+kit semicella Cu/CuSO4

Principi di funzionamento

Le prove soniche sfruttano lo stesso principio di funzionamento e le stesse modalità di esecuzione delle prove ultrasoniche. Le onde meccaniche trasmesse hanno, però, frequenze molto più basse (minori di 20 kHz), per cui il loro utilizzo risulta più efficace per materiali disomogenei, come le murature di edifici storici.


Ambiti di indagine

  • Valutazione della compattezza di nuclei murari di strutture storiche e stima della resistenza meccanica attraverso il confronto con valori di velocità di propagazione da letteratura tecnica
  • Individuazione di fessurazioni, discontinuità e cavità all’interno delle strutture murarie
  • Valutazione dell’efficacia di interventi di consolidamento attraverso il confronto delle velocità di propagazione ex-ante e ex-post

Prove correlabili

  • Carotaggio per confronto con dati quantitativi di resistenza meccanica da indagini di laboratorio
  • Martinetti piatti per confronto con dati quantitativi di tensioni di esercizio e tensioni di rottura da indagini in situ
  • Endoscopia per ispezione visiva di cavità, eventualmente presenti e/o risultanti da carotaggio

NORMA DI RIFERIMENTO
UNI EN 12504-4:2005

 

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
Apparecchiatura modulare ad ultrasuoni+sonica con PC Palmare modello CMS-HLF-P