FerriniDEP
Benvenuto nella nostra squadra!
Siamo sempre alla ricerca di talenti appassionati e competenti per unirsi al nostro team dedicato alla diagnostica non distruttiva. Se sei una persona dinamica, motivata e desiderosa di contribuire al nostro impegno nel fornire soluzioni innovative e affidabili, potresti essere la persona che stiamo cercando.
Perché lavorare con noi:
-
Innovazione Tecnologica: Siamo all'avanguardia nella tecnologia di diagnostica non distruttiva e investiamo costantemente in soluzioni all'avanguardia. Avrai l'opportunità di lavorare con strumenti e metodologie all'avanguardia nel settore.
-
Ambiente Collaborativo: Crediamo nel potere del lavoro di squadra e nella collaborazione. Offriamo un ambiente di lavoro inclusivo e collaborativo che favorisce lo scambio di idee e la crescita professionale.
-
Sviluppo Professionale: Siamo impegnati nel fornire opportunità di sviluppo professionale e formazione continua per aiutarti a raggiungere il tuo massimo potenziale.
-
Progetti Stimolanti: Collaborerai su progetti stimolanti e diversificati in settori che vanno dall'industria manifatturiera alla costruzione e molto altro ancora.
Posizioni Aperte:
Attualmente stiamo cercando professionisti qualificati per le seguenti posizioni:
Posizione aperta 01: Ingegnere edile o architetto per la gestione di interventi di progettazione per la tutela del patrimonio storico ed architettonico.
Ricerchiamo ingegnere edile o architetto per la gestione di interventi di progettazione per la tutela del patrimonio storico ed architettonico.
Posizione aperta 02: Aiuto sperimentatore.
Cerchiamo sia profili per attività di indagine in cantiere, sia profili data Analyst per l'elaborazione dei dati di conoscenza su ponti, viadotti, edifici esistenti, monumenti.
Titolo di studio: diploma superiore o laurea triennale.
Esperienza: non richiesta.
Requisiti minimi ed attitudinali: buona attitudine al networking e propensione ad attività di cantiere di tipo operativo; patente di guida cat. B e automunito; capacità pratiche nell'utilizzo di piccole attrezzature da cantiere.
Luogo di lavoro: La figura è richiesta per aree territoriali omogenee del centro e del sud Italia.
Se ritieni di avere le competenze e la passione per contribuire al nostro successo, inviaci il tuo curriculum vitae e una lettera di presentazione all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Indica la posizione di tuo interesse nell'oggetto della email.
Unisciti a noi e fai parte di un team che si impegna per l'eccellenza nella diagnostica non distruttiva!
Grazie per considerare Studio D.E.P. come il tuo prossimo passo professionale.
ll degrado e dissesto degli edifici pubblici, ed in particolar modo degli edifici scolastici, è un argomento noto e di attualità. Tra i vari fenomeni di degrado presenti, uno in particolar modo sta allarmando gli organi pubblici di controllo in quanto costituisce pericolo per gli utenti degli edifici. Tale fenomeno è noto come “sfondellamento dei solai”, difficile da prevedere e che interessa un numero elevato di strutture.
Il fenomeno ormai diffuso rientra tra i punti trattati nella Legge n°107 del 13 luglio 2015 “La Buona Scuola” (http://www.governo.it/governoinforma/dossier/labuonascuola/) che comprende fondi per le verifiche e messa in sicurezza delle scuole ed in particolar modo stanzia per il 2015 la somma di 40 milioni di euro per verifiche su solai e controsoffitti negli edifici scolastici.
In questo ambito professionale svolgo la mia principale attività, essendo infatti titolare dello studio di diagnostica edilizia altamente specializzato e dotato della idonea strumentazione per l’effettuazione delle prove diagnostiche, ed essendo inoltre tecnico certificato ai sensi della ISO 9712:2012 (ex UNI EN 473:2001) nelle metodologie indispensabili all’espletamento dell’incarico per quanto concerne le fasi diagnostiche-conoscitive.
Per lo svolgimento delle attività richieste, lo studio è in grado di offrire un servizio di consulenza completo capace di seguirvi ed affiancarvi nella progettazione ed impostazione del piano di indagine, l’individuazione dei livelli di conoscenza da raggiungere, la scelta degli elementi significativi oggetto di indagine, interpretazione dei risultati.
PRINCIPALI SERVIZI OFFERTI
ANALISI |
OBIETTIVI |
Strutture C.A. |
Strutture MURATURA |
Strutture ACCIAIO |
RICOSTRUZIONE GEOMETRICA DELL’EDIFICIO |
||||
ANALISI TERMOGRAFICA |
rilevare dispersioni termiche, posizione di elementi strutturali e tessitura dei solai, umidità e infiltrazioni di acqua, malfunzionamenti di elementi elettrici, verifica di pannelli fotovoltaici, ecc. |
|
|
|
RILIEVI GEOMETRICI |
|
|
|
|
INDAGINI ENDOSCOPICHE |
ricostruire ed ispezionare la stratigrafia interna di murature, solai, ecc.. |
|
|
|
CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI E PARTICOLARI COSTRUTTIVI |
||||
CONTROLLO INTEGRITA’ SOLAI
|
valutare lo stato di integrità dei solaio in laterocemento e prevenire il rischio sfondellamento |
|
|
|
PROVA SON.REB |
valutare il valore della resistenza meccanica del materiale attraverso correlazione tra indice di rimbalzo e velocità ultrasonora |
|
|
|
INDAGINI ULTRASONORA |
valutare il valore della resistenza meccanica del materiale attraverso l'interpretazione della velocità ultrasonora |
|
|
|
PROVA SCLEROMETRICA |
valutare il valore della resistenza meccanica del materiale attraverso l'interpretazione dell'indice di rimbalzo |
|
|
|
MISURA DEL POTENZIALE DI CORROSIONE |
valutazione del grado di corrosione delle armature attraverso la misura di differenza di potenziale |
|
|
|
PROVE DI CARICO |
per collaudare e verificare impalcati, solai, volte |
|
|
|
INDAGINI PACOMETRICHE |
il rilievo della posizione e del diametro dei ferri di armatura all'interno delle strutture, nonche' la stima dello spessore del copriferroi |
|
|
|
MISURA CARBONATAZIONE |
valutazione della profondità di carbonatazione
|
|
|
|
INDAGINI SCLEROMETRICHE SU MALTA |
valutare il valore della resistenza meccanica del materiale attraverso l'interpretazione dell'indice di rimbalzo
|
|
|
|
INDAGINE SONICA |
valutare qualitativamente il grado di omogeneita' della muratura |
|
|
|
MARTINETTI PIATTI |
valutare le caratteristiche di deformazione e delle tensioni attuali in situ delle murature |
|
|
|
ESAME VISIVO SALDATURE |
Individuazioni di difetti e anomalie superficiali su saldature e forgiati |
|
|
|
ESAME LIQUIDI PENETRANTI |
Individuazioni di difetti e anomalie superficiali su saldature e forgiati |
|
|
|
ESAME MAGNETOSCOPICO |
Individuazioni di difetti e anomalie sub-superficiali su saldature e forgiati |
|
|
|
INDAGINI ULTRASONICHE |
Individuazioni di difetti e anomalie approfonditi su saldature e forgiati |
|
|
|
INDAGINI DUROMETRICHE |
valutare le caratteristiche di deformazione e classificazione del tipo di acciaio |
|
|
|
MONITORAGGIO DEI QUADRI FESSURATIVI |
monitoraggio di tipo statico dei quadri fessurativi con utilizzo di deformometro millesimale per stabilire la possibile natura evolutiva del fenomeno |
|
|
|
Negli ultimi anni ho arricchito le esperienze lavorative con significativi interventi anche di natura pubblica tra i quali menziono : il Palazzo delle Poste di Potenza, la scuola elementare “G.Rodari” e “Don Bosco” di Polignano a Mare, la scuola elementare “Melvin Jones” di Monopoli, il Castello Marchesale di Serracapriola, il Palazzo della Dogana di Molfetta, palazzo delle poste di Ceglie Messapica, palazzo delle poste di Mola di Bari, ecc..; unitamente a docenze per corsi di formazione di tecnico in alcune delle tipologie di prova ed interventi come relatore a diversi convegni e seminari sull'argomento in ambito nazionale.
Per tutte le possibili informazioni sull’argomento e sui servizi offerti, scrivetemi all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
LO SFONDELLAMENTO DEI SOLAI
La manifestazione di degrado nota come rischio sfondellamento, racchiude in se aspetti legati al rischio di caduta dall’alto (dall’intradosso dei solai) di parti o porzioni più o meno estese di componenti di finitura, quali l’intonaco, e di componenti strutturali come i fondelli dei blocchi di alleggerimento facenti parte dei solai.
Diverse e concomitanti possono essere le cause di tali fenomeni, ed in particolare quella legata alla caduta dell’intonaco (o alla sua fessurazione) può essere vista come segno premonitore (non sempre presente) di quello ben più grave, in termini di rischio per gli occupanti, che porta al distacco della porzione inferiore della “pignatta” (sfondellamento: distacco del fondello del blocco di alleggerimento del solaio).
La difficoltà a prevedere tale tipo di fenomeno va ricercata nella metodologia stessa di realizzazione dei solai, la presenza nei comuni solai misti di una parte piena in cemento armato (travetti) ed una parte di alleggerimento (blocco in laterizio) fa sì che si possano presentare, a distanza di tempo dalla messa in esercizio, effetti negativi e danneggiamenti dei blocchi in laterizio che denunciano eccessive dilatazioni termiche, condizioni igrometriche impreviste, errate concezioni di calcolo (eccessivi carichi gravanti o cattiva ripartizione delle azioni) o scelte geometriche non ponderate (luci eccessive o posizionamento improprio di murature o elementi rompitratta) oppure condizioni d’uso in genere che possono mettere a dura prova i componenti (infiltrazioni, allagamenti, errato impiego dei locali o con modalità non previste, ecc.).
A questi aspetti possono affiancarsene anche ulteriori, legati alle modalità di produzione dei singoli blocchi in laterizio (impasto, cottura, geometria del blocco) ma anche più in generale alle modalità di messa in opera dei componenti (controllo dell’integrità dei blocchi da mettere in opera, bagnatura degli stessi prima del getto, ecc.); nel caso in cui le maestranze abbiano replicato gli errori esecutivi tali effetti possono conseguentemente interessare interi edifici.
L’importanza e la delicatezza di questo aspetto è comprensibile pensando alle possibili conseguenze che può rivestire (una porzione di 1 mq di fondello di pignatta+intonaco può arrivare a pesare dai 30 fino ai 70 kg) unite all’elevata imprevedibilità con cui può manifestarsi. La mancanza di rivestimento delle armature con calcestruzzo comporta creare fenomeni di tensione sul fondello del travetto che possono estendersi facilmente ai setti dei blocchi di alleggerimento decretando in modo repentino il distacco ed innescando quindi un effetto interessante ampie superfici di intradosso del solaio.
|
|
|
|
Sfondellamento nei solai e caduta intonaco: individuazione orditura solaio tramite indagine termografica |
Per quanto appena riportato, pertanto, risulta non corretto considerare il possibile rischio di sfondellamento solo a certe epoche realizzative, in quanto esso può risultare ancora oggi un fenomeno diffuso essendo insito in errori che possono essere facilmente commessi da posatori o da maestranze con scarsa competenza.
Il controllo interessa fondamentalmente due scale di indagine: una scala macroscopica (valutazione della geometria e analisi d’insieme degli ambienti) ed una microscopica (esame delle fessurazioni interne ai blocchi, problemi legati ai materiali costituenti, alle modalità di getto, etc…), effettuando un’attenta analisi in situ con indagini non distruttive, ma contemporaneamente facendo corrispondere una buona “anamnesi” storico-costruttiva del fabbricato.
|
|
Tranciamento setti e distacco fondelli: segni di distacco del fondello dai restanti setti verticali della pignatta |
Un ulteriore aspetto da valutare è quello legato alle modalità di realizzazione ed allo stato di conservazione dell’intonaco: anch’esso in base al materiale costituente ed alle condizioni ambientali specifiche presenti (umidità, elevate escursioni termiche, vibrazioni) può subire, o a sua volta causare anch’esso, il distacco del fondello ovvero favorire l’evoluzione del fenomeno. Intonaci troppo rigidi ( “a base cementizia”) possano costituire, per ritiro o per contrasto alle ordinarie dilatazioni termiche, innesco per tensioni interne al fondello capaci di portarlo alla fessurazione e quindi, per fenomeni ciclici, al tranciamento dai setti superiori con conseguente distacco; anche in tal caso il fenomeno può velocemente degenerare passando da dimensioni circoscritte e limitate a ben più ampie ed estese coinvolgendo interi ambienti.
Controlli e modalità di verifica individuate:
CONTROLLO |
VERIFICA |
Intonaco |
|
presenza di fessurazioni e lesioni |
termografica ed igrometrica (possibili infiltrazioni non più attive o condizioni ambientali sfavorevoli: elevata umidità dei locali) |
presenti lesioni “a ragnatela” o cavillature |
visiva e strumentale (analisi della composizione della malta) |
Fondelli (solai con blocchi di alleggerimento, c.d. pignatte) |
|
presenza di vuoti nelle gole dei travetti |
strumentale (termografica, ultrasonica, endoscopica) |
presenza di difetti nell’impasto delle pignatte |
strumentale (endoscopica, analisi di laboratorio) |
errore nella geometria del blocco di alleggerimento |
strumentale (endoscopica, termografica) |
distacco prossimo o in atto di fondelli |
visiva/diretta e strumentale (battitura ed esame della risposta) |
Fattori “antropici” e legati all’utilizzo |
|
umidità |
strumentale (igrometrica) |
eccessive dilatazioni termiche |
strumentale (termografica) |
infiltrazioni |
strumentale (termografica) e documentale |
modifiche agli ambienti e/o alla loro destinazione |
documentale |
errori concettuali nella disposizione dei solai |
visiva (presenza di campi di solaio irregolari) e documentale (reperimento calcoli e documenti di progetto) |
|
|
Sfondellamento e caduta intonaco nei solai: immagine termografica di individuazione di orditura del solaio ed eventuali anomalie |
|
|
|
Sfondellamento e caduta intonaco nei solai: immagine termografica di individuazione di orditura del solaio ed eventuali anomalie |
|
|
|
Sfondellamento e caduta intonaco nei solai: misura del potenziale di corrosione delle armature dei travetti. |
|
|
|
Sfondellamento e caduta intonaco nei solai: indagine visiva per individuare nidi di ghiaia, cavità, soluzioni di continuità, fessurazioni. |
|
Sfondellamento e caduta intonaco nei solai: verifica sonora strumentale con sistema MAST – Test realizzato dalla DRC Srl, con attuatore elettro – meccanico che genera un impatto costante sulla superficie da testare. |
|
I risultati di questi controlli ed indagini non distruttive saranno riportati su una planimetria, consentendo di avere una visione d’insieme, fornendo una lettura su larga scala dei fenomeni rilevati ed utilizzati successivamente per dare un’interpretazione più ampia e corretta(riconducibili ad esempio a particolari esposizioni dell’edificio, a fattori esterni, concezioni strutturali e geometriche).
Prove correlabili
- Endoscopia per ispezione visiva
- Termografia infrarosso
- Analisi igrometrica
- Misura del potenziale di corrosione delle Armature
- Prove di carico
- Analisi sonica manuale e strumentale
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- D.M. 14 Gennaio 2008 (Norme Tecniche Costruzioni) e Circolare Esplicativa n°617/2009
LA VERIFICA DEI CONTROSOFFITTI
Il controllo e la verifica dei controsoffitti rappresentano aspetti di notevolissima importanza per la gestione e manutenzione del patrimonio edilizio.
Il controsoffitto troppo spesso è un mezzo per “nascondere” ciò che al disotto di esso e spesso può rappresentare un rischio per gli occupanti; diventando il controsoffitto, esso stesso, fonte di pericolo a causa di una cattiva o incompleta modalità realizzativa.
![]() |
|
Installazione di errata pendinatura |
Le parti fondamentali che compongono il sistema-controsoffitto sono la pendinatura e la pannellatura.
La pendinatura, intesa come sistema di fissaggio alla struttura portante e a sua volta supporto per il rivestimento, assume un ruolo sostanziale: il rivestimento che è spesso la sola parte visibile (nel caso ad esempio di strutture estese in cartongesso) subisce in maniera irreversibile ogni errore o deficienza realizzativa commessa a monte (pendinatura). Nell’esaminare la pendinatura è di fondamentale importanza la possibilità di accedere direttamente all’intercapedine ed esaminare, puntualmente o “a campione” ma con giusta cognizione di causa, visivamente i punti di ancoraggio alla struttura portante ed all’intelaiatura portante le pannellature di rivestimento.
Tra le più frequenti e diffuse condizioni di rischio da evidenziare si trova indubbiamente la realizzazione di ancoraggi con “fil di ferro” anzichè tramite impiego dei componenti ordinariamente previsti (e prescritti) dal produttore oppure il mancato rispetto del corretto interasse tra fissaggi (talvolta eseguiti senza alcun base di calcolo o verifica e lasciati all’improvvisazione del posatore) .
È bene sottolineare come tali sistemi errati di pendinaturapossono presentare tutta la loro inadeguatezza in condizioni sismiche, in cui cioè anche una leggera sollecitazione sussultoria può facilmente causarne lo sfilamento con conseguente crollo di estese porzioni di controsoffitto con effetti disastrosi in termini di sicurezza per gli occupanti o di ostruzione delle possibili vie di fuga.
|
|
Fissaggio alle armature dei travetti tramite fil di ferro |
Per quanto riguarda la finitura, cioè la pannellatura, non è insolito l’uso di materiali non adeguati all’ambiente, ad esempio pannelli non consoni per impiego in bagni o zone ad elevata umidità, che col tempo tendono a inflettersi e lesionarsi , oppure l’installazione di sistemi prefabbricati a doghe senza tener conto della necessaria periodicità di rimozione delle stesse (si pensi ad intercapedini che necessitano di accesso per la presenza di filtri o saracinesche di ispezione di impianti) possono portare, nell’arco di poco tempo, alla deformazione del sistema e quindi alla sua instabilità coi conseguenti rischi di distacco improvviso
L’analisi visiva diretta rimane la metodologia più efficace per effettuare un corretto esame dello stato di conservazione o più in generale di realizzazione della pendinatura del controsoffitto, purtroppo non sempre è percorribile ( ad esempio se siamo in presenza di finiture di pregio o per la presenza di particolari vincoli o prescrizioni, o non è possibile operare la rottura come nel caso di controsoffitti propriamente non ispezionabili tipo quelli estensivi in cartongesso) o in generale per garantire la fruibilità continuativa dei locali ( scuole, uffici aperti al pubblico, ecc.) dovendo quindi evitare l’interruzione del servizio.
In tutti questi casi l’unica via percorribile diviene quella dell’esame endoscopico per la valutazione dei particolari costruttivi, limitando a casi isolati le prove di carico altrimenti consigliabili anche in maniera più diffusa; nel caso di finiture in cartongesso (non ispezionabili) l’ispezione può risultare ulteriormente complicata dalla non facile individuazione delle pendinature e pertanto in tali casi diviene certamente fondamentale l’esame termografico delle superfici in modo da indirizzare in maniera spedita e certa le successive fasi.
Controlli e modalità di verifica individuate:
CONTROLLO |
VERIFICA |
SISTEMA DI PENDINATURA |
|
fissaggi dell’ancoraggio |
|
Compatibilità della tipologia prevista con la struttura portante |
visiva+eventuale prova di estrazione (strumentale) |
numero e l’interasse necessarie rispettate |
visiva+eventuale prova di estrazione (strumentale) |
ancoraggi del telaio |
|
corrispondenza alla regola dell’arte ed alle prescrizioni del produttore |
visiva/funzionale + eventuale prova di carico (strumentale) |
telaio |
|
conformità e compatibilità al sottostante pannello ed al sovrastante ancoraggio |
visiva/dimensionale |
|
|
SISTEMA DI PANNELLATURA (FINITURA) |
|
pannello ispezionabile (removibile) |
|
conformità e compatibilità con l’ambiente |
visiva/dimensionale |
presenta malformazioni o rotture |
termografica |
pannello non ispezionabile (es. cartongesso) |
|
corretto ancoggio alla sovrastruttura |
endoscopica/termografica |
presenta malformazioni o rotture |
termografica |
|
|
Indagine termografica: individuazione di orditura portante nel caso di controsoffitto “non ispezionabile” ed “ispezionabile” |
|
|
|
Indagine termografica: individuazione ei punti di ancoraggio dei pendini |
Prove correlabili
- Endoscopia per ispezione visiva
- Termografia infrarosso
- Prove di carico
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- D.M. 14 Gennaio 2008 (Norme Tecniche Costruzioni) e Circolare Esplicativa n°617/2009
La presente Cookie Policy è relativa al sito www.ferrinidep.it (“Sito”) gestito e operato dall'Ing. Rocco Ferrini, con sede in Modugno (BA), Via Ala 18, ("FerriniDEP.it")
I cookies sono piccoli file di testo inviati all'utente dal sito web visitato. Vengono memorizzati sull’hard disk del computer, consentendo in questo modo al sito web di riconoscere gli utenti e memorizzare determinate informazioni su di loro, al fine di permettere o migliorare il servizio offerto.
Esistono diverse tipologie di cookies. Alcuni sono necessari per poter navigare sul Sito, altri hanno scopi diversi come garantire la sicurezza interna, amministrare il sistema, effettuare analisi statistiche, comprendere quali sono le sezioni del Sito che interessano maggiormente gli utenti o offrire una visita personalizzata del Sito.
Il Sito utilizza cookies tecnici e non di profilazione. Quanto precede si riferisce sia al computer dell’utente sia ad ogni altro dispositivo che l'utente può utilizzare per connettersi al Sito.
Cookies tecnici
I cookies tecnici sono quelli utilizzati al solo fine di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica, o nella misura strettamente necessaria al fornitore di un servizio della società dell'informazione esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente a erogare tale servizio.
Essi non vengono utilizzati per scopi ulteriori e sono normalmente installati direttamente dal titolare o gestore del sito web.
Possono essere suddivisi in cookies di navigazione o di sessione, che garantiscono la normale navigazione e fruizione del sito web (permettendo, ad esempio, di realizzare un acquisto o autenticarsi per accedere ad aree riservate); cookies analytics, assimilati ai cookies tecnici laddove utilizzati direttamente dal gestore del sito per raccogliere informazioni, in forma aggregata, sul numero degli utenti e su come questi visitano il sito stesso; cookies di funzionalità, che permettono all'utente la navigazione in funzione di una serie di criteri selezionati (ad esempio, la lingua, i prodotti selezionati per l'acquisto) al fine di migliorare il servizio reso allo stesso.
La disabilitazione dei cookies potrebbe limitare la possibilità di usare il Sito e impedire di beneficiare in pieno delle funzionalità e dei servizi presenti sul Sito. Per decidere quali accettare e quali rifiutare, è illustrata di seguito una descrizione dei cookies utilizzati sul Sito.
Tipologie di cookies utilizzati
Cookies di prima parte:
I cookies di prima parte (ovvero i cookies che appartengono al sito dell’editore che li ha creati) sono impostati dal sito web visitato dall'utente, il cui indirizzo compare nella finestra URL. L'utilizzo di tali cookies ci permette di far funzionare il sito in modo efficiente e di tracciare i modelli di comportamento dei visitatori.
Cookies di terzi:
I cookies di terzi sono impostati da un dominio differente da quello visitato dall'utente. Se un utente visita un sito e una società diversa invia l'informazione sfruttando quel sito, si è in presenza di cookies di terze parti.
Cookies di sessione:
I c.d. ‘cookies di sessione’ sono memorizzati temporaneamente e vengono cancellati quando l’utente chiude il browser. Se l’utente si registra al Sito, può utilizzare cookies che raccolgono dati personali al fine di identificare l’utente in occasione di visite successive e di facilitare l'accesso - login al Sito (per esempio conservando username e password dell’utente) e la navigazione sullo stesso. Inoltre FerriniDEP.it utilizza i cookies per finalità di amministrazione del sistema. Il Sito potrebbe contenere link ad altri siti. FerriniDEP.it non ha alcun accesso o controllo su cookies, web bacon e altre tecnologie di tracciamento usate sui siti di terzi cui l’utente può accedere dal Sito, sulla disponibilità, su qualsiasi contenuto e materiale che è pubblicato o ottenuto attraverso tali siti e sulle relative modalità di trattamento dei dati personali; FerriniDEP.it a questo proposito, considerata la mole di tali siti terzi, declina espressamente ogni relativa responsabilità. L’utente dovrebbe verificare la privacy policy dei siti di terzi cui accede dal Sito per conoscere le condizioni applicabili al trattamento dei dati personali poiché la Privacy Policy di FerriniDEP.it si applica solo al Sito come sopra definito.
Cookies persistenti:
I cookies persistenti sono memorizzati sul dispositivo degli utenti tra le sessioni del browser, consentendo di ricordare le preferenze o le azioni dell'utente in un sito. Possono essere utilizzati per diversi scopi, ad esempio per ricordare le preferenze e le scelte quando si utilizza il Sito.
Cookies essenziali:
Questi cookies sono strettamente necessari per il funzionamento del Sito. Senza l'uso di tali cookies alcune parti del Sito non funzionerebbero. Comprendono, ad esempio, i cookies che consentono di accedere in aree protette del Sito. Questi cookies non raccolgono informazioni per scopi di marketing e non possono essere disattivati.
Cookies funzionali:
Questi cookies servono a riconoscere un utente che torna a visitare il Sito. Permettono di personalizzare i contenuti e ricordate le preferenze (ad esempio, la lingua selezionata o la regione). Questi cookies non raccolgono informazioni che possono identificare l'utente. Tutte le informazioni raccolte sono anonime.
Cookies di condivisione sui Social Network
Questi cookies facilitano la condivisione dei contenuti del sito attraverso social network.
Elenco dei cookie tecnici presenti sul sito
Cookie di sistema
Il sito utilizza cookie per garantire all'utente una migliore esperienza di navigazione; tali cookie sono indispensabili per la fruizione corretta del sito. Puoi disabilitare questi cookie dal browser seguendo le indicazioni nel paragrafo dedicato, ma comprometterai la tua esperienza sul sito e non potremo rispondere dei malfunzionamenti.
Google
Il sito utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni circa l'utilizzo degli utenti del proprio sito web. Google Analytics genera informazioni statistiche e di altro genere attraverso i cookie, memorizzati sui computer degli utenti. Le informazioni generate relative al nostro sito web sono utilizzate per fare dei report sull’utilizzo dei siti web. Google memorizzerà ed utilizzerà queste informazioni. La politica sulla privacy di Google è disponibile al seguente indirizzo:http://www.google.com/privacypolicy.html
Facebook
Facebook utilizza cookie per offrire all'utente funzionalità di condivisione e di “like” sulla propria bacheca. Per maggiori informazioni, consultare la pagina https://www.facebook.com/about/privacy
Twitter
Twitter utilizza cookie per offrire all'utente funzionalità di condivisione sulla propria bacheca.
Per maggiori informazioni, consultare le pagine: https://support.twitter.com/articles/20170519-uso-dei-cookie-e-di-altre-tecnologie-simili-da-parte-di-twitter e https://twitter.com/privacy?lang=it
Google+
Google+ utilizza cookie per offrire all'utente funzionalità di condivisione sulla propria bacheca.
Per maggiori informazioni, consultare la pagina http://www.google.com/policies/technologies/cookies/
Pinterest
Pinterest utilizza cookie per offrire all'utente funzionalità di condivisione sulla propria bacheca.
Per maggiori informazioni, consultare la pagina https://about.pinterest.com/it/privacy-policy
Nello specifico, si riporta di seguito la lista dei principali cookies utilizzati sul Sito e relative descrizioni e funzionalità, compresa la durata temporale.
1) Tipologia di Cookie |
Prima parte Funzionale |
Provenienza |
FerriniDEP.it |
Finalità |
Recuperare le impostazioni dell'utente (salvare la sessione dell'utente e ricordare alcune impostazioni come le impostazioni di accessibilità) |
Durata |
Cookie persistente |
2) Tipologia di Cookie |
Prima parte - Funzionale |
Provenienza |
FerriniDEP.it |
Finalità |
Memorizzare il luogo dell'utente e ricordare le impostazioni di lingua (in forma anonima) |
3) Tipologia di Cookie |
Prima parte - Funzionale |
Provenienza |
FerriniDEP.it |
Finalità |
Personalizzare il contenuto della pagina a seconda del dispositivo utilizzato dall'utente, delle sue scelte e delle impostazioni (in forma anonima) |
Come modificare le impostazioni sui cookies
La maggior parte dei browser accetta automaticamente i cookies, ma l’utente normalmente può modificare le impostazioni per disabilitare tale funzione. E' possibile bloccare tutte le tipologie di cookies, oppure accettare di riceverne soltanto alcuni e disabilitarne altri. La sezione "Opzioni" o "Preferenze" nel menu del browser permettono di evitare di ricevere cookies e altre tecnologie di tracciamento utente, e come ottenere notifica dal browser dell’attivazione di queste tecnologie. In alternativa, è anche possibile consultare la sezione “Aiuto” della barra degli strumenti presente nella maggior parte dei browser.
E' anche possibile selezionare il browser che utilizzato dalla lista di seguito e seguire le istruzioni: - Internet Explorer; - Chrome; - Safari; - Firefox; - Opera. Da dispositivo mobile: - Android; - Safari; - Windows Phone; - Blackberry.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio offerto da FerriniDEP.it.
PROVA DUROMETRICA
La prova durometrica in sito permette di stimare la resistenza a trazione delle barre d’armatura, senza prelevarne un campione su cui eseguire prove di laboratorio. La prova durometrica non può sostituire il prelievo di campioni di barre d’armatura / profili d’acciaio, ma permette di estendere la stima della resistenza a trazione ad un maggior numero di elementi.
Il principio di misura è il seguente: un dardo di con una punta a elevata durezza viene scagliato da una molla sul campione, causando una deformazione plastica alla superficie che si traduce in una perdita di energia cinetica. Questa perdita di energia è quantificata misurando la differenza di velocità del dardo prima e dopo l’impatto con la superficie del campione ad una data distanza dalla superficie. Il magnete permanente incluso nel dardo genera una tensione indotta passando attraverso la bobina della sonda. La tensione del segnale così ottenuta sarà direttamente proporzionale alla velocità del dardo attraverso la bobina. L’elettronica dello strumento elabora il segnale fornendo la lettura della durezza . Lo strumento fornisce una misura diretta della durezza del campione (espressa in scala Leeb); il risultato può essere convertito nella altre più comuni scale di durezza (HRC, HRB, HB, HV, HSD, ecc.)
Per l’esecuzione della prova di durezza viene rimosso il copriferro in corrispondenza della barra d’armatura da campionare, per una porzione adeguata alla corretta preparazione del campione stesso; sulla porzione di barra scoperta viene creata una superficie piatta e a bassa rugosità su cui verrà eseguita la prova; per ogni punto campionato vengono determinati 9 (nove) valori di durezza dei quali si determina la media e la stima della tensione della barra utilizzando le espressioni di conversione disponibili in letteratura.
NORMA DI RIFERIMENTO
UNI EN ISO 6506-1
STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
Durometro portatile “IMPACT” TH-170
Pagina 2 di 8