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CONTROLLI VISIVI
Gli Esami Visivi (anche denominati Esami Ottici) assumono particolare importanza nel settore dei Controlli non Distruttivi in quanto, pur disponendo di sofisticate apparecchiature ottiche per l'ispezione ed elettroniche per l'elaborazione delle immagini, l'interpretazione e la valutazione dei risultati viene effettuata oggettivamente dall'operatore in base a deglistandards di accettabilità specifici dei particolari difetti del componente in esame.Il principio si basa sull’impiego della luce come mezzo rivelatore dei difetti. Analizzando la direzione, l’ampiezza e la fase della luce riflessa o diffusa dalla superficie di un oggettoopaco, o trasmessa all’interno di un mezzo trasparente, si possono ottenere informazioni sullo stato fisico dell’oggetto in esame.
ESAMI VISIVI DIRETTI: possono essere utilizzati quando sia possibile accedere con gli occhi ad una distanza della superficie in esame non maggiore di circa 60 cm con unaangolazione non inferiore a 30°.
ESAMI VISIVI REMOTIZZATI: vengono generalmente utilizzati quando non sia possibile accedere direttamente all'oggetto od alla superficie in esame. Allo scopo vengono utilizzate apparecchiature più o meno sofisticate, quali ad es. specchi, telescopi, endoscopi, fibre ottiche, telecamere, con una risoluzione almeno equivalente a quella dell'occhio umano.
PRINCIPALI DIFETTI DELLE SALDATURE
Nessun processo di saldatura oggi disponibile, soprattutto se manuale o a controllo visivo,consente di ottenere prodotti privi di difettosità. È quindi necessario effettuare controllinon distruttivi in grado di individuarle nel modo più economico ed affidabile.
Le principali difettosità monitorate sono:
- cricche generate da sforzi di ritiro o da fessurazioni del materiale;
- microcricche di origine metallurgica o meccanica ;
- cavità, soffiature e fori di varie dimensioni, talvolta passanti;
- inclusioni costituite da scorie intrappolate nel metallo fuso e/o da ossidi ed altre sostanze
- solide;
- mancanza di fusione tra metallo base e metallo depositato o penetrazione non completa (ad esempio la fusione non ha raggiunto il vertice del giunto);
- difetti di forma ed altri difetti diversi.
NORMA DI RIFERIMENTO
UNI EN ISO 17637 - UNI EN ISO 5817
STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
Calibro universale CAM GAGE G5-VT
CONTROLLI CON LIQUIDI PENETRANTI
L’esame con liquidi penetranti è volto ad accertare discontinuità quali cricche, sovrapposizioni, piegature, e mancate fusioni che affiorano sulla superficie da esaminare.Il controllo viene effettuato principalmente sui materiali metallici, ma può essere eseguito anche su altri materiali, purché siano inerti ai prodotti impiegati per l’indagine e non sianoeccessivamente porosi.La penetrazione del liquido all’interno di una discontinuità avviene per capillarità e non per gravità; tale prerogativa, che risulta la base di tutta la metodologia di controllo, rendefacilmente ispezionabili superfici di difficile accesso indipendentemente dalla loro posizione.
La capacità di un liquido di penetrare nelle cavità superficiali dipende essenzialmente da:
- Configurazione della cavità
- Tensione Superficiale
- Potere Bagnante
- Angolo di contatto del liquido
I liquidi penetranti sono costituiti da una soluzione di un forte colorante rosso in solventi organici o da una emulsione di una sostanza fluorescente in acqua contenente tensioattivi
L’esame è generalmente effettuato seguendo le fasi successive:
- Preparazione e pulizia preliminare
- Applicazione del liquido penetrante
- Rimozione dell’eccesso di liquido penetrante
- Applicazione del rivelatore
- Ispezione
- Registrazione
- Pulizia finale
METODO DI APPLICAZIONE
Il liquido penetrante può essere applicato sulla parte da esaminare mediante nebulizzazione, pennello, umettazione o immersione.La superficie in esame deve rimanere bagnata per tutto il tempo in esame.
TEMPERATURA
Per ridurre al minimo l’umidità nelle discontinuità, la temperatura della superficie in esame deve essere compresa tra i 10°C e i 50°C. In casi particolari possono essere adottati valori di Temperatura fino a 5°C.
TEMPO DI PENETRAZIONE
Il tempo corretto di penetrazione dipende dalle proprietà peculiari del liquido penetrante, dalla temperatura di applicazione, dal materiale delle parti da esaminare e dallediscontinuità da rilevare.
RIMOZIONE DEL LIQUIDO PENETRANTE IN ECCESSO
Nel processo di controllo, un lavaggio eccessivo delle parti rimuove il penetrante dalle discontinuità, mentre un lavaggio poco accurato o un penetrante poco lavabile lasciano unsottofondo eccessivo che può mascherare le indicazioni.L’adeguatezza del lavaggio viene normalmente giudicata con l’osservazione visiva durante tale operazione.
Penetranti lavabili con acqua
Il penetrante in eccesso viene solitamente tolto dalla superficie spruzzando con acqua a bassa pressione (non oltre 280 kPa) e temperatura fra +10° e +38°C.
Penetranti rimovibili con solvente
Il penetrante in eccesso viene tolto strofinando la superficie della parte in esame con uno straccio asciutto o salvietta di carta e ripassandola con un altro straccio pulito inumidito leggermente con solvente a rapida evaporazione.
APPLICAZIONE DEL RIVELATORE
La funzione dello sviluppatore è quella di assorbire ed attirare verso la superficie il penetrante rimasto nelle discontinuità dopo il lavaggio e di espanderlo in superficie con conseguente ingrandimento anche delle indicazioni relative a piccolissime discontinuità. Lo sviluppatore consente la visibilità delle indicazioni rosse in contrasto col sottofondo bianco, oppure luminose giallo-verdi sotto luce ultravioletta, per i penetranti fluorescenti.
- Rivelatore secco a polvere
- Rivelatore a sospensione acquosa
- Rivelatore a base solvente
- Rivelatore solubile in acqua
- Rivelatore ad acqua o solvente per applicazioni speciali
TEMPO DI SVILUPPO
Il tempo di sviluppo dovrebbe essere compreso tra 10 e 30 minuti ma, per alcune specifiche applicazioni, potrebbero risultare necessari tempi diversi.Il tempo di sviluppo inizia:-Terminata l’asciugatura se si usa uno sviluppatore liquido-Terminata l’applicazione se si usa uno sviluppatore secco.
ISPEZIONE
Trascorso il prefissato tempo di rivelazione, si deve effettuare l’ispezione finale. L’illuminazione usata dipende dal tipo di penetrante impiegato:•luce bianca per il metodo con penetranti rossi.•luce ultravioletta per i fluorescenti
VANTAGGI E SVANTAGGI
- Metodo economico e di facile impiego.
- Non si può applicare a superfici eccessivamente rugose e porose.
- L'esame è limitato a zone facilmente accessibili.
- Si possono rivelare solo difetti superficiali che non siano chiusi.
- Non si possono rivelare difetti troppo grossi, che siano accessibili anche all'acqua e che quindi non trattengano il penetrante.
- Non si possono rilevare difetti troppo piccoli, non penetrabili dal liquido stesso o che non possano accumularne una sufficiente quantità.
NORMA DI RIFERIMENTO
UNI EN 571-1
STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
BC1- solvente spray
K71B2p – penetrante rosso spray
D112A - sviluppatore spray
Gli esami magnetoscopici sfruttano il paramagnetismo di alcuni metalli (capacità di non opporsi al passaggio del campo magnetico), o meglio ancora il ferromagnetismo (capacità di concentrarlo) per evidenziare le anomalie delle linee di flusso del campo magnetico nei pressi di un difetto superficiale.
MATERIALI E PROPRIETÀ MAGNETICHE
Sono controllabili tutti i materiali ferromagnetici con una permeabilità relativa > di 100 μr. Esempi: ferro, acciaio, fusioni in ghisa.I campi magnetici si creano all’interno ed intorno ad un magnete permanente o attorno ad un conduttore percorso da corrente elettrica
DIFETTI
Facilmente rilevabili: cricche, mancanza di fusione, sfogliature, ripiegature.
Difficilmente rilevabili: es. pori, porosità, inclusioni.
Le linee di flusso, che rappresentano l'intensità locale del campo magnetico, attraversano un metallo in modo uniforme,ma nei pressi di una discontinuità, quale per esempio unamicrocricca, una cavità od un'inclusione, si addenseranno o disperderanno, deviando localmente e creando un'anomalia del campo magnetico ai bordi del difetto.Quando un rivelatore magnetico (polveri secche o sospensione liquida) è applicato ad un pezzo dove esista una distorsione nelle linee di campo, la fuga di flusso magneticoattira le particelle magnetiche in corrispondenza di questa zona creando un accumulo delle particelle stesse.Il controllo magnetico è basato quindi su due fasi:
1)Un brusco cambiamento nella permeabilità che distorce le linee di forza creando un flusso disperso o polarità.
2) Applicazione di un rivelatore (particelle magnetiche) che vengono attirate da questi flussi dispersi, indicandone così posizione ed entità
PARTICELLE MAGNETICHE
- Polveri a umido: adatte per l’ispezione di cricche sottili superficiali, come le cricche a fatica, da rettifica o trattamento termico e cricche in saldatura
- Polveri a secco: indicate per la rilevazione di difetti subsuperficiali e sono di solito usate con apparecchi magnetoscopici portatili.
L'apparecchiatura necessaria si compone del generatore del campo magnetico, che potrà essere continuo od alternato a seconda delle esigenze e del sistema di rivelazione. Se la corrente magnetizzante è continua, è favorita la ricerca di difetti superficiali, mentre se si utilizza corrente alternata, possono essere rilevati i difetti subsuperficiali.
Vantaggi e Svantaggi
- La magnetoscopia permette d'evidenziare difetti superficiali e subcorticali, non rivelabili con i liquidi penetranti. E' comunque un CND più rapido, meno laborioso e più efficace di quello con liquidi penetranti, ma richiede l'uso d'apparecchiature talvolta assai costose.
- La magnetoscopia è particolarmente adatta per la ricerca di difetti superficiali e subcorticali di ogni tipo, aperti (cricche, cavità, ecc.) o chiusi (inclusioni, segregazioni, ripiegature, cricche con bordi richiusi dalla sabbiatura, ecc.) presenti anche in pezzi semilavorati (stampati, fucinati, laminati), o semifiniti.
- Presenta scarsa sensibilità ai difetti tondeggianti ed è assolutamente inefficace per i difetti interni o per difetti troppo lontani dalla superficie. Le dimensioni minime del difetto rivelabile con la magnetoscopia dipendono soprattutto dalla sua distanza dalla superficie.
NORMA DI RIFERIMENTO
UNI EN ISO 17638 - UNI EN ISO 23278
STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
Yoke a batteria THEMAFlux
Liquido magnetico Nero CHEMETALL spray
Lacca di contrasto spray
BARI 8-10 Giugno 2015
Lo studio tecnico D.E.P. promuove il corso di addestramento valido per l'accesso all'esame di certificazione di livello 2 AJA REGISTRARS EUROPE SRL (secondo ISO 9712) nel campo di applicazione dell'indagine sclerometrica-ultrasonora organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, in collaborazione con la DRC® Diagnostic Research Company. |
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BARI 19-20 Maggio 2015
Lo studio tecnico D.E.P. promuove il corso di addestramento valido per l'accesso all'esame di certificazione di livello 2 AJA REGISTRARS EUROPE SRL (secondo ISO 9712) nel campo di applicazione dell'indagine sul Monitoraggio strutturale dei quadri fessurativi organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, in collaborazione con la DRC® Diagnostic Research Company. |
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BARI 20-23 Aprile 2015
Lo studio tecnico D.E.P. promuove il corso di addestramento valido per l'accesso all'esame di certificazione di livello 2 AJA REGISTRARS EUROPE SRL (secondo ISO 9712) nel campo di applicazione dell'indagine sulle murature-martinetti piatti-prove a taglio-analisi visiva organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, in collaborazione con la DRC® Diagnostic Research Company. |
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BARI 16-19 Marzo 2015
Lo studio tecnico D.E.P. promuove il corso di addestramento valido per l'accesso all'esame di certificazione di livello 2 AJA REGISTRARS EUROPE SRL (secondo ISO 9712) nel campo di applicazione dell'indagine termografica organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, in collaborazione con la DRC® Diagnostic Research Company. |
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BARI 3-6 Giugno 2014
Lo studio tecnico D.E.P. promuove il corso di addestramento valido per l'accesso all'esame di certificazione di livello 2 AJA REGISTRARS EUROPE SRL (secondo ISO 9712) nel campo di applicazione dell'indagine termografica organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, in collaborazione con la DRC® Diagnostic Research Company. |
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BARI 30 Maggio 2014 Lo studio tecnico D.E.P. partecipa come relatore al seminario formativo organizzato dall' Ordine degli Ingegneri di Bari con la collaborazione di DRC® Diagnostic Research Company che si terrà a Bari il 30 Maggio dalle ore 8:45 alle ore 13:00 presso il Victoria Park Hotel in Via Nazionale n.10/F 70128 Bari-Palese. |
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CUNEO 16 Aprile 2014 Lo studio tecnico D.E.P. partecipa come relatore al seminario formativo organizzato dall' Ordine degli Ingegneri di Cuneo e con la collaborazione di DRC® Diagnostic Research Company e Engineering Controls srl.
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CASERTA 22 Novembre 2013 Lo studio tecnico D.E.P. sarà presente al seminario formativo organizzato da Agenda Tecnica e DRC® Diagnostic Research Company Il seminario è parte integrante di un processo di addestramento per l’ammissione agli esami di qualificazione secondo ISO 9712:2012 (Regolamento AJA REGISTRARS EUROPE SRL) per il personale addetto alle prove e controlli non distruttivi in ambito civile. |
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BARI 27 Aprile 2012 Lo studio tecnico D.E.P. promuove ed organizza in collaborazione con l’associazione MASTER il convegno sul tema “Controlli, verifiche e monitoraggio delle strutture in fase di esecuzione ed esistenti” che si terrà a Bari il 27 Aprile 2012 presso l’hotel Parco dei Principi. |
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BARI 7-9 Settembre 2011 Lo studio tecnico D.E.P. sarà presente al 56° Congresso nazionale degli Ingegneri che si terrà a Bari dal 7 al 9 settembre 2011 al Teatro Petruzzelli. Il Congresso è organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della provincia di Bari |
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